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 L'eterno Tangofadifun
10 comments
picture25 Nov 2013 @ 13:13

Giriamo di continuo,
senza mai fermarci, senza mai riposarci.
La nostra volontà sembra accecata,
ma procede imperterrita come un cane che insegue la propria coda.

Cosa vuole? Cosa brama?
Dove arriverà? Ci arriverà?

E' strana questa danza, eternamente.
I due amanti non si vedono mai!
E' un Tango? E' una "Quadriglia"?
E chi tiene il tempo, in ogni caso?
E' un dio solitario o Lady Vanità?

Per i nostri amanti di questo Multiverso,
tanto quanto sono una cosa unica, sono anche due.
E, ancora peggio, sembrano andare in direzioni opposte.

Non si percepiscono, nè si toccano mai.
Se così fosse, la danza non finirebbe mai, non è vero?
Chiamiamo lei Coscienza, oppure Yin, o Shakti.
Chiamiamo lui Volontà, oppure Yang, o Shiva.
Le parole non significano nulla qui.
E' solo movimento, attenzione!

Tu, tu vedi questa danza grazie a Lei.
Lui è la tua Volontà o sei proprio Tu?
Chi può dire, se non sono visibili, se si tratta di Lui o di Lei.
Girano inseparabili.

Dall'alto del cielo adoriamo questi gemelli,
giù sulla Terra li temiamo e incateniamo.
Combattono nei nostri cuori e nelle nostre menti.
Solo chi può vederli è libero da questa schiavitù.

E' strana questa danza, eternamente.
I due amanti non si vedono mai
E' un Tango? E' "Quadriglia"?
E chi tiene il tempo, in ogni caso?
Forse sei TU, se realizzassi il tuo destino.  More >

 Satyagraha 2.0: l’única soluzione possibile e pensabile contro l’oppressionefadifun
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picture26 Jun 2013 @ 14:49
Post originale di Max Sandor [link]

Il tempo ha mostrato, in diverse occasioni, che le rivoluzioni fatte con violenza hanno sempre prodotto l’effetto contrario. Possiamo guardare ai fatti da diverse angolazioni e, così, incontrare varie ragioni. La spiegazione più chiara viene fornita dalla matematica e, più propriamente, dalla sua “Teoria dei Giochi”, mostrando che, alla fine, è tutta una questione di strategia!

Se guardiamo a quello che storicamente ha funzionato, incontriamo l’idea del “Satyagraha”, dataci dal Mahatma Gandhi, sviluppata da lui stesso dopo un’astenuante ricerca di una soluzione contro l’occupazione dell’India da parte degli inglesi, nel bel mezzo di forti contrasti fra hindu, cristiani e mussulmani. Quanto più guardiamo a tutto questo, più incontriamo dei parallelismi, dalla politica alla giustizia, nella corruzione, nella medicina stessa e nel campo della scienza. Inoltre, anche se il movimento più tardi fu corrotto, il Satyagraha ha funzionato.

Oggi viviamo in pseudo-democrazie che sono, di fatto, oligarchie di una piccola e altamente organizzata rete di persone molto ricche e dei suoi rappresentanti, abituati ad illudere i popoli sul fatto che, con l’esercizio del voto, possano cambiare e direzionare le sorti di questo o di quel paese. Il principio de “la Legge è uguale per tutti” è oggi ovviamente una farsa al punto che molti paesi stanno gia da tempo approvando leggi sempre più specifiche per garantire l’immunità della casta governante.

Le popolazioni sono portate a credere che i propri problemi siano di natura “nazionale” e che possono essere risolti semplicemente togliendo e ricollocando qualche elemento qua e la. Ma, in linea generale, tutti i paesi soffrono oggi dello stesso destino. Italia, Grecia, Spagna, Portogallo o Brasile, non importa, l’unica differenza è la lingua.

Satyagraha, matematicamente, non è uma strategia vittoriosa in quanto tale, ma è L’UNICA strategia che può evitare una perdita, consiste infatti in una "disobbedienza civile non violenta". Il concetto è in realtà ben più ampio, oltre ad essere più che attuale! La corruzione è sistemica ed è globale.

Qui sotto sono elencate le regole, attualizzate per il 2013. Ricorda che queste regole definiscono una strategia di lotta e non hanno per nulla lo scopo di direzionare in moralismi e/o dottrine.

Satyagraha 2.0 (NEXT GENERATION - 2013):

1. Dichiarati un Satyagrahi;
2. Durante le manifestazioni, astieniti da qualunque forma di violenza, sia essa presente in discorsi o idee;
3. Documenta e denuncia qualsiasi tipo di aggressione da parte delle forze dell’ordine e dei propri provocatori infiltrati, così come di attori non Satyagrahi, per esempio attraverso i social network;
4. Evita di inserirti in luoghi con forte concentrazione di persone. Ciò potrebbe fungere da scusa per un possibile attacco da parte dell’oppressore e dei suoi agenti;
5. Gioca a “Tom e Jerry”: ogni volta che l’oppressore ed i suoi agenti dovessero apparire, nasconditi; dopo la loro ritirata, esci all’aria aperta e danza;
6. L’oppressore vuole che il manifestante esca allo scoperto, inoltre istigherà alla violenza fra diverse appartenenze etniche, culturali e religiose. Non cadere in questa trappola, e denuncia ogni volta che succede;
7. Comincia a pensare nel dopo. Gandhi propose uma democrazia strettamente decentralizzata, símile alla "Repubblica Räte" (consigli locali), e con internet ciò può essere facilmente diffuso;
8. Evita di usare vestiti e di manifestare con bandiere ed oggetti rappresentativi di uno specifico partito politico, evitando così un possibile rischio di violenza. Siamo tutti sulla stessa barca e cerca di capire una volta per tutte che i partiti politici sono un’illusione di questa falsa democrazia;
9. Non fare uso di strumenti e/o oggetti che possano ferire altre persone, per esempio fuochi d’artificio, evitando così di dare adito all’oppressore di agire con la repressione;
10. Gia da ora, evita di nominare dei Lider (potrebbero venire persuasi e corrotti dall’oppressore).

Inoltre, ricorda che:

- Gli oppressori faranno di tutto per far credere alle popolazioni che sono onnipresenti; peccato che non lo siano!!!;
- Potranno anche liberamente costruire e confezionare ad arte aggressioni ed atti di violenza che in realtà non sono mai successi, con l’unico scopo di creare indignazione pubblica;
- Proveranno a corrompere qualsiasi tipo di movimento Satyagraha, così come gia sucesso in passato con altri movimenti sociali;
- Prometteranno di migliorare tutto ciò che deve essere migliorato nel paese, inoltre diranno che porteranno avanti le richieste della popolazione, ma tutto ciò con l’unico scopo di “silenziare” le persone;
- Non manterranno mai le promesse (dentro al sistema attuale), altrimenti sarebbe la loro fine!

Non lasciarti ingannare! Mantieni la calma e riafferma che "la Verità prevarrà!”.

Sii un Satyagrahi!
Sii un Satyagrahi NEXT GENERATION!  More >

 Processo d’iniziazione “Fonte-Flusso”fadifun
4 comments
picture4 Apr 2013 @ 18:15
Post originale: [link]

Un FLUSSO che dalla FONTE converge in CREAZIONE è la caratteristica più peculiare e unica di un Essere auto-realizzato [Ipsissimus Verus, Übermensch, Shaheen Bacha (arabo), Uttama-Puriso (Pali), e in qualsiasi modo lo/la si possa e voglia chiamare]. Dopo eoni, ricevendo le nutrienti energie di Cieli e Terra, l’Essere diventa finalmente il canale attraverso il quale le divine energie, dalla FONTE, possono rifluire nella CREAZIONE più propria e personale.

La progettazione di un processo per rimuovere blocchi e avviare il FLUSSO è rappresentato nello schema allegato. È stato tramandato da Orunla stesso e restano aperte alcune questioni logiche a riguardo, rimane il fatto che funziona esattamente così.

Prerequisiti:
- Capacità di depolarizzare “opposti” osservandoli contemporaneamente (vedi il processo semplificato dei Guna di Max Sandor come indicato in "Polar Dynamics 1” di Sandor/Dawson, e si veda [link]) ed espandere in un 'quadrangolo' (vedi “processi Girapoli” in questo blog [link]);
-Gestire paure estreme (isteria); suggerimento: vederle come poli/complementi opposti, ad esempio "indesiderati/desideri proibiti" e risolverli con il "Processo dei Guna"). Verranno a galla (quelle che erano ancora nascoste), in quanto questo è il modo in cui l'Essere si impedisce di essere “causa” per continuare a rimanere “effetto” della creazione;
- Capacità di separare le percezioni dello “spazio” interno ed esterno;
- Sapere come allineare il proprio corpo/dorso (magari con esercizi di pilates o simili), a causa di cambiamenti improvvisi nel punto di assemblaggio principale (l’Eshu dietro la propria testa/collo);
- Avere tempo a disposizione evitando grandi impegni (gare/spettacoli teatrali, ecc...), per almeno 2 giorni dopo l'inizio del processo. All’inizio, potrebbe essere un po’ sconvolgente emotivamente e fisicamente.
- Come con qualsiasi “quadrangolo”, si crea/richiama/invoca automaticamente una "quintessenza" (la "quinta essenza"), che a sua volta produce un parziale o completo "samadhi" del corpo (specifico benessere fisico derivante dalle depolarizzazioni). Può accadere che il samadhi si ottenga prima che la forza venga riconosciuta. In questo caso sarà sufficiente seguire la “nuova” energia al fine di creare/amplificare il samadhi.

Note:
- Il quadrangolo “logico” dovrebbe essere blu/giallo all'interno, e non nero/bianco. Si può provare, naturalmente, in questo modo, ma il processo funziona solo con le polarità indicate;
- vedere il diagramma di Toth: Irosun-Ogunda-Ogbe-Oyeku vengono utilizzati per aprire le energie di Ika-fua, “nascita della saggezza” per Iwori-bara (il bambino celeste);
- Un altro modo di vedere la configurazione: nell’ermetica numerazione di Ifá vediamo la risoluzione di Irosun-Gunda produrre il tradizionale conflitto “3 vs 4” (Eshu o Antenati?);
- Non tentare forzatamente di “far accadere” il FLUSSO, facendo ciò si bloccherà la triade "voglio/posso/devo” dell’Ori (Sé Superiore), che è indicata in questo schema SOLO come puro riferimento, poichè non è “parte del processo” in quanto tale.

Infine, ignorare completamente se non si è in grado di eseguire quanto sopra descritto.

È tutto!  More >

 L'emergere della coscienza trans-temporalefadifun
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picture14 Jan 2013 @ 19:13
Post originale: [link]

La tanto attesa fine dei tempi (dei Maya) è passata via senza nemmeno accorgercene, apparentemente non è cambiato nulla, tranne ciò che sarebbe dovuto ovviamente cambiare, ma il primo fenomeno che possiamo testimoniare è l'emergere di una "coscienza trans-temporale". Opportunamente, anche Hollywood ne approfitta, giusto in tempo, con l'uscita di "Cloud Atlas" (qui in Brasile conosciuto come “A Viagem”).

Ci sono due aspetti da contemplare: in primo luogo, l'esperienza individuale che produce un'impressione esaltante dell'esistenza trans-temporale, e in secondo luogo la possibilità incredibile di ottenere un salto di qualità della propria condizione esistenziale nel suo intero e, di conseguenza, della condizione della coscienza umana nel suo insieme all’interno di un processo trans-personale e trans-temporale.

Naturalmente, se osserviamo bene, non abbiamo già una coscienza trans-temporale? L'osservazione del “tempo” produce di per sé una consapevolezza trans-temporale, o no? La possibilità di “tornare indietro nel tempo” e vedere le foto del passato, non è un fatto “trans-temporale”?

La risposta, ovviamente, é SI, e con ciò si sostiene da sempre che la coscienza sarebbe invariante nel tempo. Ma non è esattamente vero, se si considera che osservando il tempo si nota una certa “differenza nelle impressioni", piuttosto che visualizzare una serie di immagini simultanee, e "visualizzando" i ricordi e le memorie si vedono "le immagini del passato" nel tempo presente.

La chiave per una consapevolezza “onnicomprensiva” trans-temporale è di avere più consapevolezze CONCORRENTI dei “tempi-momenti” della tua vita.

Possiamo “inviare” ispirazione indietro nel tempo a noi stessi per quando ne avevamo bisogno? Il vostro Sé futuro sta mandando nuove idee mentre state leggendo queste righe in questo momento?

Supponiamo di poter fare ciò. Lo noteremmo? Qui entriamo in un altro paradosso, quello già esplorato in film come “Butterfly Effect” e “Il Pianeta delle Scimmie”: non si nota fino a quando noi siamo parte del “sistema”. L'intera linea de tempo cambia nel momento in cui si modifica una parte di essa. Tutto sarebbe “normale”, come prima, e nessuno noterebbe la differenza.

Lasciamo alle spalle le speculazioni!

Ecco come fare:
innanzitutto, osservare parte del proprio processo di respirazione, per esempio il flusso d’inalazione, e ricordare questo “flusso” durante i cicli successivi della respirazione. Ad esempio, dopo 5 cicli di respirazione, l'inspirazione successiva dovrebbe ricordare gli ultimi 5 momenti di inalazione mentre si osserva il 6°, e così via. (Suggerimento: tutto ciò aiuta a limitare il numero dei momenti di inalazione passati).

In secondo luogo, selezionare un “tempo” nel passato che si ricordi bene e “osservarlo” mentre si “osserva” il momento attuale. Aggiungere vari “momenti” della vostra vita attuale e così continuare...

In bocca al lupo!

La vita non sarà mai più la stessa...
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 Dov’è, nel tuo spazio, il tuo futuro?fadifun
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picture13 Jan 2013 @ 21:49
Post originale: [link]

L’uomo moderno e civilizzato appare sconcertato nell’incontrare modi di vita differenti dal nostro tempo. L'esempio più evidente è quello delle culture i cui membri sembrano vivere felicemente senza fare inferenze, come il Pirahã del Brasile (guarda [link] ). Posseggono un “Manuale della Felicità” o sono umani non-senzienti dal punto di vista dei linguisti/filosofi contemporanei? Le opinioni sembrano oscillare tra la riverenza cieca e, definitivamente, il razzismo.

Nel frattempo un'altra lingua madre ha sollevato qualche perplessità, un linguaggio altrettanto 'sospetto' di essere non-inferenziale e che tratta la prospettiva di “passato” e “futuro” in maniera apparentemente opposta al “nostro” punto di vista.

I linguisti hanno esaminato una delle principali lingue dei discendenti del popolo Maya, la lingua Aymara, parlata da circa 3 milioni di persone, scoprendo che quando essi parlano sembra che collochino il futuro DIETRO di loro e il passato DAVANTI ( [link] ).

Potremmo arrogantemente sorridere e proseguire con la nostra vita ... MA se, anche per un solo momento, guardassimo alla “sanità mentale” della nostra cultura che colloca il futuro “di fronte”?

Prima, però, un piccolo particolare che sfugge di solito all'attenzione dei linguisti professionali: le lingue occidentali moderne mescolano le preposizioni spaziali e temporali all’interno delle STESSE parole. Non ha alcun senso trattarle allo stesso modo.

In secondo luogo, le nostre lingue trattano le preposizioni temporali al punto che potremmo speculare che, forse, I NOSTRI ANTENATI LINGUISTI possono aver avuto il passato “davanti” ed il futuro “dietro”. Per lo meno, possiamo costruire combinazioni di preposizioni spaziali e temporali tali da far rizzare i capelli, così come ha fatto Maynard de Aymar in lingua tedesca ( [link] ).

Quindi, cerchiamo di avere un nuovo e più fresco sguardo verso quello che stiamo osservando, gia che è l'elemento più inferenziale della nostra mente, ovvero: la nostra personale idea del nostro futuro!

Mettere la nostra visione del futuro di fronte a noi, che a quanto pare sia la cosa più normale per la maggior parte degli occidentali, è probabilmente la peggiore di tutte le possibilità. Si “scontra” direttamente e brutalmente con la nostra percezione di “quello che c'è davanti a noi”, vale a dire la situazione attuale. L'esperienza dimostra che questo modo di vedere il futuro crea incertezza, auto-invalidazione, tensioni estreme e nervosismo, e una generale mancanza di persistenza che invece è necessaria per raggiungere un obiettivo.

In Power+Life Coaching offriamo quindi al cliente la possibilità di lavorare con una visione dei suoi progetti al di fuori dello spazio della “realtà attuale”, tipicamente posizionato sul lato destro del corpo e IN ALTO. Questo funziona molto bene per la maggior parte delle persone, ed è di gran lunga superiore alla visione comune di un futuro a “binario morto”.

E il passato? Quello che non si vede può farci del male! Se non si presta attenzione al traffico intorno durante la guida di un'auto, la probabilità di avere incidenti aumenta drasticamente, e per intraprendere una direzione che tenda allo sviluppo, sia nel traffico che nella vita, si ha la necessità di tenere traccia dei movimenti che si estendono dal passato verso il futuro.

Quindi, mettendo il passato alle spalle di se stessi è l'opzione peggiore.

Nelle nostre sedute di coaching, invitiamo il cliente a percepire il passato sul lato sinistro e in basso. Così facendo, osserviamo i nostri progetti dispiegarsi su un flusso di tempo, una “traccia del tempo”, che si estende dalla parte inferiore sinistra fino in alto a destra, leggermente davanti.

Fin qui tutto bene, ma questo non è ancora il modo in cui gli Indios che parlano la lingua Aymara sembrano indicare la loro visione del futuro e del passato.

Ora, se spostiamo la nostra “visione dello spazio futuro” al di sopra della nostra testa, leggermente verso la parte posteriore, potremmo ipotizzare che i ricercatori che hanno analizzato la non-inferenziale lingua Aymara potrebbero aver trascurato un importante dettaglio: “dietro” potrebbe indicare infatti non necessariamente lo spazio fisico dietro il corpo del diffusore, ma potrebbe puntare allo spazio interno della visione della persona.
CIò significa che, con la visione del futuro nel vostro spazio interno (necessariamente inferenziale), ovvero leggermente dietro la testa con il passato lateralmente visibile, ci permette di testimoniare e vivere il TEMPO PRESENTE al massimo, con un minimo di inferenze e interferenze.

Prova!

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