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 Lettera aperta a Enlil e Enki (“Sermone della Santa Roccia”)fadifun
6 comments
picture6 Feb 2012 @ 21:47
Post originale: [link]

Cari lettori del blog,

La mia casella di posta sta traboccando a seguito della mia recente dichiarazione pubblica, mi trovo dunque impossibilitato nel poter rispondere a tutti.

Mi dispiace, veramente mi dispiace.

Ma, tra i molti messaggi, alcuni incoraggianti e altri del tutto ostili, ecco quello che mi ha colpito molto e che mi piacerebbe condividere con voi, anche se potrebbe apparentemente sembrare uno di quei messaggi a catena senza cervello.

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INOLTRARE LA PRESENTE A TUTTI GLI AMICI, SE LULUS, ENKIANS O ENLILIANS

Lettera aperta a Enlil e Enki:
(conosciuto anche come “Sermone della Santa Roccia”)

Di: Rev. Herbert Zeta-Czandor.

Cari Enlil e Enki e tutti voi Superdei,
si sta rapidamente diffondendo la notizia del vostro ritorno e molto probabilmente di un nuovo stadio di “Sodoma & Gomorra”, di un nuovo ‘diluvio’, di entrambe le cose o addirittura molto di più.

Prima di dare i vostri ordini, si prega di prendere un momento e considerare quanto segue:

Osservazione 1:
OK, OK, gli esseri umani hanno combinato un bel pasticcio sanguinoso qui intorno. Ma sono stati creati a vostra immagine, badate bene, e forse è giunto il momento di affrontare questo fatto in tutta onestà.

Osservazione 2:
L’attuale civiltà è colma di governi corrotti, di istituzioni segrete e non così tanto segrete, ma altrettanto corrotte. Si dice che stanno seguendo i vostri ordini. Ciò in effetti si inserisce nel quadro generale delle cose. Se è così, vedere nuovamente l’Osservazione 1.

Osservazione 3:
Tutto ciò può apparire come una sorpresa alle vostre Altezze, e cioè il fatto che nelle poche società di Lulu (esseri umani) che i vostri seguaci corrotti non sono (ancora) riusciti a pervertire, si è sempre vissuto in perfetta armonia.

Osservazione 4:
Inoltre, si può osservare che ogni volta che i tuoi seguaci sulla Terra cessano di corrompere e pervertire Lulu, l’ordine sociale e ambientale attuano un processo di restauro molto rapido, includendo il ritorno della giustizia e della dignità di tutti gli esseri sulla terra e della stessa Lulu.

Conclusione:
Cari Enlil e Enki e tutti voi Superdei! VOI siete il problema, e non la Lulu che avete creato!

Se dovessi mai scoprire CHI vi ha creato, mi occuperò personalmente di segnalare la vostra cattiva condotta e chiedere la rimozione immediata di tutti voi da questo mondo. Le vostre bugie e i vostri inganni sono una vergogna per la Creazione! E chiunque abbia dato vita a questo pessimo ‘copione’ per dare atto alle vostre miserabili prestazioni, dovrebbe per sempre essere escluso dall’Associazione Universale degli Scrittori.

Raccomandazioni:

1. Dovreste prendere in seria considerazione l’ottenimento di una certa ed autentica educazione, dei veri valori della vita, della dignità, della responsabilità e della giustizia, e di tutto ciò che le vostre azioni tradiscono.

2. Se le tavole sumere rappresentano le riflessioni della vostra vita sociale, dovreste inoltre consultare un buon psicologo o life coach che riesca a risolvere i problemi generali dei vostri comportamenti (posso darvi alcuni numeri di telefono se volete!).

3. Si dovrebbe cessare e desistere totalmente nel perseguire i piani di distruzione di massa, ad eccezione di quelli per Nibiru e per voi stessi.

4. Se non siete in grado di fare quanto sopra, si prega di non venire più, sparite, perdetevi, e, molto importante, non tornate più.

PS: Siete pregati di riprendere con voi quegli zombie senz'anima che avete installato qui sulla Terra come vostri ombrosi agenti.

Questo è!
Rev. Herbert Zeta-Czandor
01/01/2009, Città della Santa Roccia
(fine del “Sermone della Santa Roccia”)

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 La Terra di Mothvanafadifun
0 comments
picture27 Nov 2011 @ 21:11
Un gruppo di bruchi se ne sta seduto ai piedi di una corteccia. Uno dice: "Qualcuno di voi ragazzi crede veramente in Mothvana?".

Qualcuno risponde: "E' solo un mito di qualche Vecchia Scrittura della Corteccia, a chi importa di tutte queste scemenze? Ora noi siamo evoluti, siamo in alto! Io credo nell'evoluzione e...".

Un altro interrompe: "Questa domanda è tanto vecchia quanto lo è la specie del bruco. Anche con tutta questa nuova tecnologia, non si è ancora giunti ad una risposta conclusiva".

Un altro ancora dice: "Anche se esistesse, chi vorrebbe stare la? Non c'è neanche una bella corteccia contro cui grattarsi! Se queste dicerie fossero vere, allora non occorrerebbe più trovarsi su quest'Albero. Che pensiero terribile.".

Un altro aggiunge: "Si! Non può esistere nient'altro al di fuori di quest'Albero se non il Nulla! Il Vuoto! Il Niente!".

Uno dei bruchi più anziani dice: "E' tutta la vita che studio le scritture della Sacra Corteccia e vi dico queto: Credete e sarete salvati! Pentitevi ora, altrimenti il Possente Picchio vi inghiottirà per tutta l'eternità".

"Già, già", scherza un altro: "Poi cosa c'è...?!! La Lucertola dell'Albero Verde? Ma dai, addentiamo questa corteccia succosa e su con la vita!".

"Non si può escludere del tutto il fatto che ci possano essere anche altri Alberi come questo". Dice uno di loro...e tutti ridono.

"Sono certo che se riuscissimo a farci strada tra questa corteccia, alla fine saremo liberi!", afferma qualcuno.

"Liberi da che cosa? A che scopo? Questo Albero è tutto quello che conta - tutto quanto il resto è pura speculazione - oppio per i bruchi - organizziamoci e assicuriamoci che nessuno si prenda il pezzo di corteccia migliore!".

Un altro bruco dice con convinzione: "So che esiste una via che porta fuori da quest'Albero! Ma non me ne andrò fino a quando ogni Essere Vivente su quest'Albero non avrà trovato prima la via d'uscita!".

"Anch'io!" Dice un altro.

"Stupida gente", obietta qualcuno: "Se entrambi volete passare per ultimi, nessuno di voi due se ne andrà mai. Riuscite a capirlo?".

Improvvisamente c'è un gran trambusto nella colonia.

"Riesco a vedere la luce!", urla qualcuno.

"Oh, no! Ecco un altro culto!", sospirano alcuni.

"Sto riuscendo a passare dall'altra parte!", insiste il bruco.

"Sei fatto!", gli dice qualcuno.

"Nessuno mai è passato dall'altra parte ed è tornato per raccontarcelo. Questo fatto da solo costituisce una prova che questa stupidaggine di Mothvana non è altro che il prodotto di qualche mente di bruco impazzita", proclama uno dei bruchi.

"No, no!", grida quello che aveva visto la luce. "Il nostro corpo setoso è solo un involucro, in realtà una gabbia! Una volta che ci si libera, la si può lasciare. E così perfino l'Albero.".

"Torna indietro stupido!", gli urla sua madre.

"E' impossibile liberarsi da quest'Albero!", dicono alcuni saggi. "Occorre prima diventare membro dell'Ordine dei Bruchi Illuminati. Non esistono Ninfe Degne al di fuori della Santa Comunità. Deve trattarsi di un triste caso di illusione.".

"Già", aggiunge un altro saggio, "e comunque non può esserci salvezza fino a quando in quest'Albero non appaia il prossimo 'Bruco Illuminato'!".

La comunità politica dei bruchi manda a chiamare la polizia dei bruchi per rinchiuderlo: "Queste pazze idee sono antisociali, sono segni di una mentalità profondamente disturbata. Una minaccia alla società.".

"Non preoccupatevi", dice uno scienziato. "Fortunatamente abbiamo sviluppato una nuova droga che aiuta ad alleviarne i sintomi. Però è puttosto costosa.
Abbiamo speso tanti milioni di bruco-dollari per lo sviluppo di questa droga...".

Ma quando andarono dal bruco che aveva visto la luce, trovarono solo un involucro vuoto.

Intanto, il bruco che si dischiudeva vide che le Terre di Mothvana erano i cieli. Guardò le sue ali colorate e si rese conto di essere una bellissima farfalla.

All'alba del nuovo giorno, questa farfalla spiegò le ali e...
Fine

by Max Sandor  More >

 Definizionifadifun
8 comments
17 Nov 2011 @ 02:15
Post originale: [link]

Nota: questo è solo un “piccolo” inizio (giusto per cominciare).

Il sito internet, guarda: [link]

Se siete a conoscenza di definizioni che debbano essere qui elencate, si prega di inviarle attraverso il sito oppure il profilo twitter: @badgamebusters!

________________________________________

Gioco
Ogni deliberato corso d’azione.

Scopo
Lo stato finale da raggiungere in un gioco.

Gioco dannoso
Un sistema di azioni che ha il fine di creare danno a qualcuno o qualcosa.
Esempio: seminare prove false.

Gioco falso
Perseguire un obiettivo differente da quello che si ha in realtà.
Esempio: pretendere di aiutare quando in realtà si sta derubando.

Gioco contraffatto
Fingere un gioco che non esiste.
Esempio: competizione fra due marchi dello stesso produttore.

Gioco strano
Un gioco che non possiede alcun valore etico o culturale.
Esempio: roulette russa.

Gioco malvagio
Un gioco che mira esclusivamente a ferire gli altri.
Esempio: tortura.

Gioco finito
Un gioco che è di portata e/o tempo limitati.
Esempi: un concerto. Una partita di calcio. Costruire una casa.

Gioco infinito
Un gioco che si limita allo scopo; di portata illimitata.
Esempio: suonare per il solo piacere e amore verso la musica.

Gioco d’azzardo
Un gioco il cui esito si basa interamente sulla probabilità statistica.

Ricompensa/riconoscimento
Il profitto atteso durante o alla fine del gioco, sia esso denaro, beni, status, pubblicità, ecc.

Giocatore
Un participante attivo di un gioco.

Rischio
L’investimento di un giocatore in tempo, soldi, sforzi, status, ecc.

Strategia
Una sequenza predefinita di azioni all’interno di un gioco.

Guerra logorante
Un gioco di aggressione in cui i concorrenti competono per una risorsa, mentre continuano ad accumularsi costi nel momento in cui il concorso dura.

Gioco a somma zero
La ricompensa del vincitore è esattamente bilanciata dalla posta in gioco degli altri partecipanti.

Trappola semantica
I giochi falsi sono spesso basati su etichette e/o definizioni fuorvianti al fine di convincere gli altri alla partecipazione.
Esempi: cambiamento climatico, ridefinire un falso presupposto al fine di confondere gli altri, guerra alla droga, terrorismo, povertà.
Si può vedere così: le guerre sono giochi fra le persone. Non si può condurre una guerra contro un concetto o una condizione.

Vincere-Vincere, Vincere-Perdere, Perdere-Perdere
È evidente che ogni gioco rientra in una di queste categorie.  More >

 La benedizione della confusionefadifun
4 comments
picture5 Nov 2011 @ 18:39
estratto dal libro "Oltre Le Nubi, di Maximilian Sandor; conversando con Oscar Marzorati e Heloisa Helena Rosas de Almeida"

La benedizione della confusione:

E' da trilioni di anni che la confusione gode di una cattiva reputazione.

Non è mai cambiata e probabilmente, di questo passo, mai cambierà, poichè le persone sono sempre più abituate a chiedere "pace e ordine".

A molti, anche se per un momento sembra inanimato, qualsiasi cosa appare migliore rispetto a un vortice di disastri.

Dato che ormai si è perso il gusto di giocare, questo incantevole godimento di ristrutturare una cosa dal disordine è difficile da riscoprire.

La migliore ipotesi è che molte persone hanno gradualmente perso la loro abilità nel confrontare il caos e il disordine, a causa della loro incapacità o pigrizia nell'abbandonare vecchie soluzioni che hanno funzionato in maniera eccellente, ma che ora non è più possibile applicare.

Oggi, e in realtà fin da molto tempo, molti leader, spirituali e anche politici, promuovono "pace e ordine" nell'interesse di "pace e ordine".

Ma fanno questo con una piccola distorsione: invece di aiutare le persone ad aumentare la loro abilità interna di confrontare e tollerare il disordine, un necessario ed imprescindibile requisito verso il trascendere lo stato della mente, questi leader stanno vendendo una falsa soluzione per acquietare del tutto l'ambiente.

Si ha un capovolgimento, chiaramente, e il risultato è : bassi livelli di confronto e tolleranza, una degradazione dell'abilità dell'essere umano di fare giochi e godere dei giochi.

In breve, quello che realmente stanno combinando è un sempre più graduale innalzamento del gia di per sè alto numero dei loro seguaci.

Invece di responsabilizzare tutto il quartiere, è stato indetto un coprifuoco.

I prodotti vengono messi al bando invece di fidarsi del fatto che le persone leggano le avvertenze sui pacchetti.

Per molte persone questo è un bene dal momento in cui sono già essi stessi degli schiavi volontari, appaga i loro falsi sentimenti di pace sulla via che porta alla tomba, lagnandosi dall'inizio alla fine sulle ingiustizie di questo mondo.

Ripeto, senza confusione, non c'è scoperta, non c'è progresso.

La prima abilità del ricercatore e dello scienziato è di tuffarsi in una confusione di dati che si contraddicono così che un nuovo acume possa emergere.

Questa è la gioia del bambino: rifare un puzzle.

Questa è la gratificazione dell'essere umano come tale: ordine che evolve dal caos.

Da questo punto di vista, la confusione non è l'incubo che ci si aspettava, ma è il necessario punto di partenza senza il quale nessun gioco potrebbe mai succedere. Come tale, è uno degli elementi più fondamentali della vita stessa.

Lo sconforto e la mancanza di tolleranza della confusione è una spirale discendente: una volta iniziato, si spinge verso la degradazione e l'annientamento dell'essere umano stesso.

E' molto alimentato dai grandi intellettuali della politica: gettare confusione sulle masse così che queste vorranno impazientemente una pseudo-soluzione, anche se la clausola nascosta è il prezzo della libertà.

I governi totalitari, perciò, odiano qualsiasi cosa o persona che procede verso un vero alto livello di tolleranza e abilità nel confrontare la confusione in qualunque sua forma.

Ordine e caos non sono reciprocamente esclusivi: dovunque c'è ordine, rimane ancora un certo grado di casualità.

A livello molecolare, conosciamo il 'movimento di Brown' come movimento casuale, senza direzione attorno a delle particelle ultra piccole. All'interno di ogni caos, c'è ancora ordine, come i matematici hanno dimostrato nelle loro ricerche sulla geometria frattale.

Ora, una fetta della libertà di un essere umano potrebbe risiedere nell'ammontare della confusione che può tollerare prima di iniziare ad aggrapparsi a qualcun genere di ancora, non importa se artificiale, falsa o genuina.

Che genere di procedimento potrebbe funzionare nel determinare, e possibilmente accrescere, questo ammontare?

Domandarsi: "Quanto ammontare di confusione si può tollerare?" può scacciare via peso considerevole e recuperare molte unità di vita in breve tempo.

Il bilanciamento di un tale procedimento è anche piuttosto difficile. In un primo momento, l'opposto della confusione potrebbe apparire essere "ordine".

Ma "ordine", nel suo significato estremo, è soppressione, restrizione di movimento. Dunque, "quanto ammontare di ordine si può tollerare?" è egualmente precario in un primo passaggio.

Un miglior bilanciamento potrebbe essere creato dal riabilitare la condizione di avere uno "spazio sicuro".

Per esempio: [confusione/spazio sicuro/ordine/spazio sicuro] potrebbe essere interessante, ma richiede di avere già a disposizione degli strumenti di riparazione per la persona non in grado di porre a sè stessa l'abilità di affrontare tutto ciò.

Come detto, un essere umano si aggrappa a qualsiasi "filo di paglia" offra stabilità quando sovraccaricato da troppa casualità. Ma c'è il pericolo che si aggrappi a questo "filo di paglia" anche se il problema se ne è andato via da molto tempo.


Molto di più dovrebbe essere fatto e detto a proposito di questo vitale argomento e il lavoro dovrebbe comprendere aspetti fisici, mentali e spirituali in un modo più appropriato.

Ultimamente, trascendere questo Universo non è cosa possibile senza l'abilità di tollerare la confusione: la linea di separazione fra questo universo e quello che c'è oltre ha come avamposto un'assoluta e totale confusione.

Questa confusione non può essere by-passata: si deve prima essere capaci di tollerarla per poter andare oltre...le nubi.  More >

 Dobbiamo sapere! Sapremo!fadifun
1 comment
picture29 Oct 2011 @ 19:33
Prima pubblicazione, in portoghese Brasil247

In inglese Sandorian
Grove


In tedesco SimpliGERMANissimus

Dobbiamo sapere. Sapremo.
di Max Sandor

Cos’è la verità? Come la si trova? Come possiamo riconoscere se tutto ciò che incontriamo è, in verità, la verità? Come possiamo evitare di perderla? Nulla in questo mondo è stato tanto frequentemente e appassionatamente evocato come il concetto e il nome della verità. Tuttavia, nulla fu più distorto, negato e adulterato. Per il solo fatto di averla scoperta, moltissimi fra uomini e donne furono torturati fino alla morte. Per evitare che la verità fosse conosciuta, una miriade di esseri umani fu ricattata e assassinata.

'Scoprire la verità' possiede uma lunga e profonda tradizione all’interno delle professioni umane. Esistono diversi gruppi di ricercatori della verità: detectives e investigatori, scienziati e filosofi, storici e archeologi. Esistono, anche, coloro che professano di aver incontrato la verità, come per esempio gli estremisti della religione, guru di ogni tipo, i teorici della cospirazione, i 'truthers' e gli scienziati ortodossi, giusto per elencarne alcuni.

A nostro malgrado, esistono anche quelli che ricavano lucro dalle semi-verità, come i “machiavellici”, che usurpano la stessa con il solo obiettivo di far avanzare i propri piani di dominazione, e quelli che semplicemente ne ricavano denaro.

L’influenza nel lungo tempo dei dogmi religiosi e degli interessi politico/economici creò um clima di paura e incertezza all’interno del mondo scientifico, dando spazio a opportunismo e calunnie. Piace vivere nell’illusione che tutto ciò sia gia stato risolto da tempo, ma di fatto, non è cambiato nulla.

La filosofia si è venduta fin gia dall’istituzionalizzazione delle accademie. Proclamare che il “Re è nudo” non ci permette di pagare le bollette a fine mese. Tutte le aree della scienza passarono a essere dipendenti o addirittura quase inseparabili dai propri mondani alleati. Investigatori e storici furono forzati a doversi limitare nel condividere solamente informazioni autorizzate, ritrovandosi a raccontare storie a lieto fine per bambini, dettate dai loro padroni.

Restano ora, coloro che difendono i bastioni della verità, la scienza e i suoi ordinati sacerdoti, gli scienziati accademici ed i loro eredi, gli scienziati dissidenti e i ricercatori amatoriali. I sacerdoti della verità ufficiale hanno scambiato le sigle con i loro propri nomi, da SJ a PhD. Tuttavia, per proteggersi dalla nuova inquisizione, si nascosero dietro complessità artificiali, patentini e segreti economici. Gia che nessuno, se non i loro 'peers', è in grado di comprenderli, possono sentirsi al sicuro nella propria torre d’avorio.

David Hilbert, un’icona di coraggio in un mondo insano e ricco di delusioni, dichiarò categoricamente: “Una teoria matematica non può definirsi completa fino a che tu non possa spiegarla al primo passante che incontri per strada!” Le sue parole assumono oggi un nuovo significato, in un tempo di distribuzione veloce e libera di informazioni. Hilbert sapeva che la sete della conoscenza è ancorata tanto profondamente nei nostri cuori e nelle nostre menti, che mai potrà essere estirpata. Nessuna forma di propaganda, distorsione o lavaggio del cervello potrà eliminare questa sete. Nell’esatto momento in cui si pensò che la fiamma della verità si fosse estinta, si accese di nuovo.

Malgrado ciò, per liberarla dalle falsificazioni necessitiamo filtrare ciò che fu installato nei nostri pensieri durante gli ultimi secoli. Tutti gli sforzi per scorpire la verità nella natura, nel nostro universo e nelle nostre vite, devono cominciare con lo smantellamento delle bugie e delle false percezioni del passsato.

Perciò:
abbiamo bisogno di separare la scienza dalla religione e i suoi dogmi, dalle speculazioni dei filosofi attualmente privi di conoscenza sui reali processi della natura, dai politicanti che abusano della scienza per portare a compimento gli impegni delle proprie agende nascoste, e dai tecnocrati che la utilizzano con il solo obiettivo di sviluppare nuovi prodotti esclusivi che si possano vendere.

Separare la scienza dalla tecnologia è allo stesso modo importante, separarla dai suoi strumenti, principalmente la statistica. Il metodo matematico della statistica può essere uno strumento utile e elementare di aiuto alla ricerca e di supporto alle teorie e applicazioni, ma, la statistica, non fu mai una scienza vera e propria, e mai lo sarà; non potrebbe mai essere usata come “prova” per dimostrare qualcosa. Il muto consenso da parte degli scienziati che tollerano questo ovvio abuso, nelle affermazioni e implicazioni, dei politici e economisti ingannatori, non rappresenta nient’altro che un tradimento alla propria figura professionale.

Dobbiamo imparare a pensare, dedurre e concludere, da soli, dato che mai dovremmo dipendere esclusivamente dall’integrità e dall’etica degli scienziati. Loro sono limitati da una rete di dipendenza finanziaria e vanità professionali volte all’ottenimento di una certa fama. Nella situazione attuale, il nostro lavoro, così come la sopravvivenza stessa delle nostre famiglie, dipende da pagamenti continui, al governo o all’industria. La “libertà di ricerca”, sempre se mai esistita, attualmente la potremmo immaginare come um rigido involucro vuoto, contenente il nulla.

Dobbiamo disfare le infiltrazioni delle pseudo-scienze, come l’economia, la sociologia e la statistica, all’interno delle scienze naturali tradizionali, o, almeno, ridefinire i suoi domini e posizioni in maniera più congrua ed appropriata.

Dobbiamo domandarci che cosa ci presentano in realtà i mass-media e i suoi portavoce. Dobbiamo imparare a riconoscere le verità false e artificiali nelle affermazioni di coloro che hanno l’unico obiettivo di lucrare ed ottenere potere politico.

Dobbiamo estendere la definizione di corruzione come fenomeno, che ingloba i processi intellettuali, culturali e, si, la propria scienza e le sue istituzioni.

Dobbiamo aumentare la qualità dell’educazione basica, per offrire ai nostri figli strumenti che li abituino a pensare indipendentemente e nutrire la sete di conoscienza, invece di creare la mentalità da “schiavo consumatore” creata dalle griffes della società dei consumi.

Dobbiamo, infine, trovare il coraggio di aprirci all’autocritica e fermare la falsa tolleranza degli opportunisti in questa società tanto deludente.

Sono sempre esistiti uomini e donne coraggiosi e con una lucidità tale da poter risvegliare una nuova passione per la verità nel nostro tempo, come Hilbert, che proclamò in faccia al nazismo:

“Dobbiamo sapere! Sapremo!”  More >



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